Oggi sono tornato, come spesso mi succede quando ho desiderio di calma e tranquillità, in uno dei miei luoghi del cuore: il parco eolico di Collarmele (AQ).

Come molti ormai sapranno, infatti, sono candidato alle elezioni europee. Da ieri pomeriggio ci sono i seggi aperti e oggi fino a tarda sera. Per stemperare la tensione (non molta, in verità: la stanchezza di una lunga, lunghissima campagna elettorale, ha preso ormai il sopravvento), sono tornato dunque lì, dove tutto è iniziato, dove tutto nella mia testa si è avviato. Con la voglia di occuparmi fattivamente di politiche climatiche, lotta alla crisi climatica, decarbonizzazione, energie rinnovabili. Eolico, soprattutto.

E quindi ancora una volta mi sono inerpicato sulla strada che conduce alle pale, che per me sono sempre stati degli alberi 4.0, nella mia visione windpunk del mondo, della società, del futuro.

Ho fatto una passeggiata rilassante, per la mente, soprattutto fino alla collina più alta, dove non ero mai stato. Tra cinguettii di uccelli (tantissimi oggi, lassù: sempre a proposito delle false notizie, messe in giro ad arte da chi detesta l’eolico. E si appella a scuse su elementi infondati) e ronzio di insetti sciamanti attorno ai fiori di alta quota, la tranquillità mi ha avvolto come sempre. In una giornata afosa e comunque senza vento. Per lo meno finché sono arrivato lassù. C’erano tutte le pale pressoché ferme.

Ho scattato qualche foto, di un posto per me bellissimo. E poi, d’improvviso e come spesso mi è successo, pian piano hanno iniziato a muoversi, le pale, una dopo l’altra. Prima piano, poi più veloci. Quando sono risceso, ho visto anche quelle più in basso che giravano bene, alcune piuttosto veloci. E sono tornato ad ascoltare quel suono bellissimo, delle folate delle lame che girano e producono energia.

E’ stato bello. Ed è stato bello avere la sensazione che mi stessero quasi aspettando: via via che camminavo accanto, sono entrate in funzione. Quasi a salutare la mia visita.

E mentre scendevo, osservandole in attività, ho sorriso, pensando al bellissimo film di Miyazaki.

Passeggiavo, pensando tra me e me: si alza il Vento.

Foto: pdv