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“Fratello Sole”, il Papa vuole un agrivoltaico per alimentare il Vaticano

Lettera Apostolica “motu proprio” su cambiamento climatico e transizione energetica, sulla scia dell’enciclica Laudato Si’ (2015) e della Esortazione Apostolica Laudate Deum (2023)

In un mondo politico completamente allo sbando, concentrato sulle guerre e non sulla lotta al cambiamento climatico, ancora una volta è Papa Francesco che sottolinea quale sia e dovrebbe essere la priorità del mondo contemporaneo.

Con una Lettera Apostolica in forma di motu proprio, il Papa, a neanche un anno dalla Laudate Deum, sottolinea ancora una volta che “occorre operare una transizione verso un modello di sviluppo sostenibile che riduca le emissioni di gas serra in atmosfera, ponendosi l’obiettivo della neutralità climatica. L’umanità dispone dei mezzi tecnologici necessari ad affrontare questa trasformazione ambientale e le sue perniciose conseguenze etiche, sociali, economiche e politiche e, tra questi, l’energia solare ricopre un ruolo fondamentale.

Con la Lettera Enciclica “Laudato si’” sulla cura della casa comune del 24 maggio 2015 – inizia la Lettera – ho invitato l’umanità intera a prendere coscienza della necessità di apportare cambiamenti ai propri stili di vita, di produzione e di consumo, al fine di contrastare il riscaldamento globale che vede, tra le sue principali cause, l’uso pervasivo dei combustibili fossili.

Francesco, il cambiamento climatico e la transizione energetica

E’ quasi incredibile la lucidità che il Pontefice dimostra ancora una volta su questi temi, tra i pochissimi Capi di Stato al mondo, bisogna ammettere, nel suo ruolo politico. In questo momento, solo lui e il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, hanno questa forza. Nei fatti, due guide carismatiche con una grande forza simbolica. E non è un caso che l’Apostolica ricordi la richiesta di ingresso nell’UNFCCC:
Il 6 luglio 2022 l’Osservatore Permanente presso l’ONU ha provveduto a depositare presso il Segretariato Generale dell’ONU lo strumento con il quale la Santa Sede, in nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, accede alla Convenzione-Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Con tale strumento ho inteso contribuire agli sforzi di tutti gli Stati per offrire, in conformità con le rispettive responsabilità e capacità, una risposta adeguata alle sfide poste all’umanità e alla nostra casa comune dal cambiamento climatico.”

Agrivoltaico per alimentare completamente Città del Vaticano

Quindi la richiesta pratica e l’incarico per affidare i fabbisogni energetici della Santa Sede al Fratello Sole: “Pertanto affido a Voi, cari Confratelli, nelle rispettive qualità di Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e di Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, l’incarico di realizzare un impianto agrivoltaico ubicato all’interno della zona extraterritoriale di Santa Maria di Galeria che assicuri, non soltanto l’alimentazione elettrica della stazione radio ivi esistente, ma anche il completo sostentamento energetico dello Stato della Città del Vaticano.“.

Un fortissimo gesto simbolico, in un momento nel quale la crisi climatica sta accelerando e il mondo sta vivendo da 12 mesi consecutivi di mesi più caldi da quando esistono le misurazioni e con lo scorso anno il più caldo. Speriamo solo che possa essere da guida ed esempio nella immensa comunità cattolica nel mondo, a partire dai tanti capi di Stato e di governo che ad egli si ispirano, visti anche il negazionismo di ritorno e le energie rinnovabili prese di mira da questa nuova fase.

Via col Vento

di energie rinnovabili, politiche climatiche e notizie