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Gli Stati UE concordano nuovi obiettivi per l’energia rinnovabile offshore

I paesi dell’UE hanno aggiornato i loro obiettivi per l’impiego di energia rinnovabile offshore fino al 2050 in ciascuno dei 5 bacini marini dell’UE, con obiettivi intermedi da raggiungere entro il 2030 e il 2040. In una riunione dei direttori generali dei ministeri dell’energia nei rispettivi paesi, la scorsa settimana sono stati raggiunti accordi non vincolanti sul livello di ambizione aggiornato.

Le cifre combinate determinano un’ambizione complessiva di installare circa 88 GW di capacità di generazione di energia rinnovabile offshore entro la fine di questo decennio, salendo a circa 360 GW entro la metà del secolo. Ciò si confronta con un livello di oltre 20 GW installato oggi nell’UE. 

Questo conferma che gli Stati membri continuano ad attribuire grande importanza alle energie rinnovabili offshore per la sicurezza energetica dell’UE e la transizione verso l’energia pulita, garantendo la stabilità di cui il settore ha bisogno per il suo ulteriore sviluppo fino al 2050.

Basandosi su solidi strumenti di cooperazione regionale e sui mezzi stabiliti dal Regolamento rivisto sulle reti energetiche transeuropee (Regolamento TEN-E), gli accordi non solo confermano la continua importanza che gli Stati membri attribuiscono alle energie rinnovabili offshore e inviano un forte segnale per incoraggiare gli investimenti necessari, ma, andando oltre gli approcci nazionali, stanno anche adottando un approccio transeuropeo. Questo quadro consentirà un’espansione economicamente conveniente delle reti necessarie per incorporare la generazione di energie rinnovabili offshore prevista, affrontando i colli di bottiglia interni dove si verificano e subendo il minimo impatto ambientale. 

Una volta concordate queste tappe fondamentali, la Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione dell’energia elettrica (ENTSO-E) aggiornerà ora i piani strategici di sviluppo della rete offshore integrata (ONDP), offrendo ai promotori della rete, agli investitori e alla filiera di fornitura visibilità su cosa aspettarsi dalle reti offshore per ciascun bacino marino entro il 2050. 

Fonte: Commissione europea

Via col Vento

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