DeepSeek scuote la stupidità del complesso tecnologico-industriale
Questa non è la newsletter che vi avevo promesso l’altro giorno, non è la seconda parte su Come andiamo avanti adesso. Quella arriverà presto. Ma poiché abbiamo tutti dovuto sopportare l’assalto vertiginoso alla Costituzione da parte della nuova amministrazione (e, su Third Act e altrove, abbiamo cercato di fare qualcosa al riguardo), ho pensato che avrebbe potuto avere senso fornirvi un’interessante buona notizia.
Riguarda questo programma di intelligenza artificiale cinese DeepSeek di cui senza dubbio avete letto negli ultimi giorni. Sono l’ultima persona a cui rivolgermi per un’analisi delle sue virtù (rimango completamente dipendente dalla mia Naturale Sprovvedutezza altamente sviluppata), ma ho ben chiaro che complica il compito principale attuale dell’industria dei combustibili fossili: aggrapparsi all’intelligenza artificiale come ultima scusa per costruire un mucchio di centrali elettriche a gas.
Narrazione fossile con la scusa dei data center
Questa narrazione, che si è sviluppata per circa un anno, sostiene che avremo bisogno di così tanta elettricità per i data center per mantenere in funzione questa tecnologia che dovremo rinunciare per ora a occuparci del cambiamento climatico. Ha raggiunto il suo apice la scorsa settimana quando la nuova amministrazione ha annunciato qualcosa chiamato Stargate, un piano da 500 miliardi di dollari che, come ha detto il presidente Trump, sarebbe “il più grande progetto infrastrutturale di intelligenza artificiale della storia“. Questo è stato il momento in cui ha dichiarato un’”emergenza energetica” in modo che potessimo costruire più centrali elettriche (ma non, ovviamente, i parchi solari/batterie che gli esperti della Silicon Valley hanno testimoniato sarebbero il modo più efficiente per alimentare questi megacentri).
Oserei dire, date le predilezioni di Trump, che non capisce né si preoccupa molto della parte AI di tutto questo, ma la capisce completamente come un modo per ripagare Big Oil per i 445 milioni di dollari investiti nelle ultime elezioni. (Le donazioni politiche arrivano a milioni con una M, e i rimborsi arrivano a miliardi con una B, dei nostri soldi). Come ha riportato Bloomberg, l’intero incidente DeepSeek mostra quanto l’industria dei combustibili fossili dipenda da questa storia dell’AI come scusa per l’espansione (proprio come un paio di anni fa dipendeva dalla storia della guerra in Ucraina)
Con un colpo brutale, DeepSeek ha rivelato quante aziende legate all’energia negli Stati Uniti abbiano puntato sul boom dell’intelligenza artificiale e sull’aumento della domanda di energia che avrebbe dovuto comportare.
Nell’ultimo anno, le loro aspettative di crescita e i prezzi delle azioni sono stati rafforzati dalla convinzione che l’intelligenza artificiale avrebbe richiesto un’ondata senza precedenti di costruzione di data center, con alcuni centri che necessitavano di tanta elettricità quanto intere città. Anche i gestori di servizi di pubblica utilità e centrali elettriche ne hanno beneficiato, ma l’effetto è andato ben oltre settori così ovvi, toccando una sorprendente gamma di aziende.
Ciò è diventato chiaro nel momento in cui la cinese DeepSeek ha svelato un chatbot che potrebbe rivaleggiare con i migliori programmi di intelligenza artificiale americani, utilizzando solo una frazione dell’elettricità, forse appena il 10%. L’annuncio di DeepSeek ha colpito duramente le azioni dei produttori di uranio e degli operatori di gasdotti. Anche le aziende che forniscono apparecchiature per centrali elettriche e sistemi di raffreddamento per data center hanno sofferto nella grande svendita di lunedì.
La cosa divertente
Non credo che ne sappiamo ancora abbastanza per sapere se questa affermazione, “rivaleggiare con i migliori programmi di intelligenza artificiale americani utilizzando solo una frazione dell’elettricità, forse appena il 10%” , sia effettivamente vera. Ci sono voci negli Stati Uniti oggi che iniziano a sostenere che DeepSeek ha saccheggiato il codice americano per fare le sue scoperte (il che è davvero divertente, dal momento che l’intelligenza artificiale americana ha saccheggiato allegramente tutto ciò che tutti hanno mai scritto, per fare le sue scoperte). E ce ne sono altri che affermano che DeepSeek, rendendo l’intelligenza artificiale più accessibile, aumenterà effettivamente la quantità di utilizzo.
La ricerca dell’efficienza nella costruzione dell’IA
Ma sembra che ci sia qualcosa di nuovo in ballo: la ricerca dell’efficienza, anziché della sola forza bruta massiccia, nella costruzione dell’intelligenza artificiale. Come hanno detto i guru degli investimenti Dylan Lewis e Tim Beyers del Motley Fool
Una delle cose principali che è saltata fuori molto nei report su questo è che il calcolo necessario per ciò che è in esecuzione su DeepSeek è una frazione del calcolo per alcuni degli altri sistemi. Osservando il modo in cui il mercato sta elaborando questo, stiamo assistendo a grandi aziende tecnologiche che subiscono un colpo. Stiamo assistendo a alcune aziende di chip che subiscono un colpo. Stiamo assistendo anche a società energetiche che subiscono un colpo perché c’è questa sensazione che forse man mano che diventiamo un po’ più avanzati tecnologicamente, mentre altri attori iniziano a entrare nel settore, alcune delle richieste di energia per questa tecnologia non saranno così grandi come le persone hanno pensato in origine.
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Non c’è modo che riusciremo a costruire la quantità di infrastrutture energetiche necessarie per servire tutto questo al livello di cui stiamo parlando e nei tempi di cui stavamo parlando. Allora cosa succede? Hai un vincolo. Continui a fare quello che stai facendo e sovraccarichi le infrastrutture energetiche, sapendo benissimo che non puoi costruirle al livello che vuoi, nei tempi che vuoi, o fai quello che fa sempre l’industria, ovvero trovare aree di efficienza per scalare in un modo migliore e più economico? Questo è quello che succede sempre.
IA e clima, convivenza forse non così difficile
Non sto iniziando a raccontarvi come andrà a finire tutto questo. Tutto quello che sto dicendo è che l’idea sempre più cupa che non ci fosse modo possibile di gestire il clima perché l’intelligenza artificiale assorbirebbe ogni nuovo elettrone che il sole e il vento potrebbero mai fornire, potrebbe non essere così vera come sembrava ad alcuni una settimana fa. (Sarebbe tremendamente bello se questo tipo di mossa verso l’efficienza informatica prendesse piede: ecco un’altra storia di questa settimana, su nuove soluzioni software che sembrano in grado di ridurre la domanda di energia in questi data center del trenta percento.)
Analogie imperfette
Si potrebbe, credo, anche tracciare una rozza analogia tra DeepSeek e l’energia solare, in quanto sembra produrre la stessa cosa che OpenAI e Meta stanno producendo per una frazione del costo, allo stesso modo in cui il fotovoltaico produce energia a un prezzo più basso di Exxon. E poiché è open source, li indebolisce anche in un altro modo: chiunque può metterci le mani sopra e lavorarci. (“Chiunque” significa chiunque sappia cosa sta facendo, non io, ovviamente). Il vantaggio di accumulare chip, che è stata la strategia di Big Tech, potrebbe rivelarsi un po’ come il vantaggio di accumulare “riserve” di idrocarburi, meno solido di quanto ci si sarebbe aspettato. Per completare questa analogia imperfetta, l’IA, come la cella solare, potrebbe essere stata inventata negli Stati Uniti, ma è la Cina che potrebbe capire come sfruttarla al meglio.
Sono passate solo due (molto lunghe) settimane da quando il presidente Biden, nel suo discorso di addio, ci ha messo in guardia dal “complesso tecnologico-industriale“. Alcuni giovani, aggirando i vincoli imposti dagli Stati Uniti, sembrano aver sferrato un colpo in quella direzione. È ovviamente troppo sperare che gli Stati Uniti e la Cina possano collaborare per sviluppare questa nuova tecnologia in modo razionale: il meglio che possiamo sperare, credo, è che non distruggano effettivamente il pianeta durante il tragitto verso qualsiasi nirvana queste nuove intelligenze abbiano in mente per noi.
di Bill Mckibben
Foto: The Crucial Years – Si tratta di un data center a Londra o di uno spogliatoio in una palestra costosa






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