Meno di un mese fa, il commissario europeo per il clima Wopke Hoekstra, nella commissione ITRE (Industria, ricerca ed energia) del Parlamento europeo aveva dichiarato “improbabile” che la Commissione europea presentasse già a fine febbraio la proposta legislativa per il nuovo target climatico al 2040.
Ma la notizia di oggi è che, in realtà, la proposta dovrebbe arrivare entro la fine di marzo, visto che la stessa Commissione europea l’ha messa in agenda, nel primo trimestre del suo programma di lavoro per il 2025 pubblicato questa settimana.
La proposta legislativa, emendamento alla legge clima UE
Un anno fa, il 6 febbraio, l’esecutivo europeo ha presentato una raccomandazione non vincolante tagliare le emissioni del 90% al 2040 (rispetto ai livelli del 1990) come tappa intermedia per la neutralità climatica da raggiungere entro la metà del secolo. Ora è attesa la proposta legislativa vera e propria, ovvero un emendamento al testo della Legge Ue sul clima. Inizialmente decisa a prendersi più tempo, la Commissione Ue ha confermato nel documento che la proposta arriverà già entro il primo trimestre dell’anno.
La proposta è urgente perché da questo target scaturirà anche quella per aggiornare il proprio contributo determinato a livello nazionale (NDC), ovvero il piano di riduzione delle emissioni per il 2035 previsto nel quadro della Conferenza sul clima delle Nazioni Unite. L’aggiornamento del target per il 2035 è richiesto dall’appuntamento della prossima Cop30 di Belem, in Brasile, che si terrà tra il 10 e il 21 novembre. E l’Ue ha mancato la scadenza del 10 febbraio questa settimana.
Nonostante la mancata scadenza “le nostre azioni e intenzioni sono molto chiare: continueremo a essere una voce leader dell’azione internazionale per il clima e punteremo a presentare il nostro prossimo contributo nazionale ben in anticipo rispetto alla Cop30“, ha assicurato il portavoce dell’esecutivo Anna-Kaisa Itkonen, durante il briefing con la stampa. “Abbiamo un quadro chiaro per diventare un’economia decarbonizzata entro il 2050, con un obiettivo ambizioso per il 2030” che sarà presto accompagnato da un target intermedio per il 2040.






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