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Adattarsi quando la crisi climatica colpisce vicino a casa

Sappiamo già che la crisi climatica sta rendendo le ondate di caldo più lunghe, più frequenti e più intense. L’abbiamo sperimentato tutti in prima persona la scorsa estate. Infatti la temperatura estiva in Europa nel 2022 è stata la più alta mai registrata.

Meno noto è l’impatto di questo caldo sulla nostra salute. Nei casi più estremi, il caldo può essere fatale: Secondo l’Agenzia europea per l’Ambiente (EEA) nel periodo 1980-2020 l’UE27 ha registrato 86.164 vittime, direttamente ricollegabili alla crisi climatica. Di questi, i primi quattro Paesi per numero di vittime sono stati Francia (23.693, 27,49%), Italia (20.834, 24,18%), Spagna (14.709,17,07%) e Germania (11.131, 12,92%): complessivamente 70.637, cioè l’81,67% del totale.

Nella sola estate 2022, la Spagna ha registrato oltre 4.600 morti attribuibili a temperature superiori ai 40°C . E sappiamo che la situazione probabilmente peggiorerà in futuro prima di migliorare, con 90.000 europei che rischiano di morire di caldo ogni anno nei prossimi decenni se non facciamo di più per ridurre le emissioni di gas serra a livello globale.

Il problema è più urgente nelle città, poiché gli edifici e le strade assorbono e trattengono il calore, e spesso c’è una vegetazione ridotta e meno specchi d’acqua. Ciò significa che le aree urbane tendono ad essere significativamente più calde rispetto alle aree rurali limitrofe

Dobbiamo agire ora sia per prepararci meglio alle ondate di caldo sia per proteggerci dalle loro gravi conseguenze. Ecco alcuni esempi di come l’UE sta aiutando gli europei a fare proprio questo.

Abbracciare la natura come un alleato

Un modo per affrontare l’aumento delle temperature nelle aree edificate consiste nell’utilizzare le risorse naturali, o ciò che gli esperti chiamano ” soluzioni basate sulla natura”.

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LIFE LUNGS – Piantare alberi per rinfrescare Lisbona, Portogallo© LIFE LUNGS

Nell’ambito del progetto LIFE LUNGS, nel 2024 saranno piantate circa 240.000 piante intorno a Lisbona, in Portogallo, per rafforzare la resilienza della città all’aumento delle temperature. Allo stesso modo, il progetto LIFE Green Heart aumenterà in modo significativo la superficie verde di Tolosa, in Francia, riducendo la temperatura della città di circa 3°C durante le ondate di caldo.

Il progetto LIFE@Urban Roofs a Rotterdam, Paesi Bassi, sta piantando tetti verdi in tutta la città. Si prevede che ciò aggiungerà altri 20.000 metri quadrati all’infrastruttura verde della città entro il 2024. Nel frattempo in Polonia, il progetto LIFE Archiclima sta aiutando ad adattare i grandi edifici (come centri commerciali e aeroporti) al caldo estremo. Con l’aeroporto di Katowice che funge da pilota, il concetto sarà replicato in altre 32 località in tutta l’UE, rendendo verdi i tetti, le pareti e gli spazi esterni di queste grandi strutture. Di conseguenza, le temperature medie nei loro dintorni dovrebbero scendere di circa 2°C durante le ondate di caldo.

La tecnologia in soccorso

Ma la natura non è il nostro unico alleato qui. Il progetto LIFE PACT – lanciato a Leuven, in Belgio, e da replicare in altre parti d’Europa – sta sviluppando uno strumento digitale che consentirà alle persone di registrare gli alberi che piantano e altre soluzioni naturali che applicano nei loro giardini. Potranno confrontare lo stato di avanzamento dei loro “progetti verdi” con quello degli altri attraverso una piattaforma online, consentendo alla città di tenere traccia degli spazi verdi, in particolare su proprietà private, che spesso rappresentano un punto cieco nelle strategie di adattamento.

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LIFE TreeCheck – Affrontare il caldo estremo nell’Europa centrale con uno smartphone© Veronika Kovářová, Fondazione ceca per il partenariato ambientale / LIFE TreeCheck (2022)

Nell’ambito del progetto LIFE TreeCheck , attivo in Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia, sono stati sviluppati due distinti strumenti informatici per l’adattamento climatico. La “Tree Check App” per smartphone consente alle persone di identificare le varietà di alberi e li premia con premi digitali se intraprendono azioni come l’irrigazione degli alberi. Nel frattempo, l’app “Tree Check Pro” consente agli urbanisti di prevedere i vantaggi della piantumazione di alberi in città nel tempo e di adattare i loro piani per raffreddare il più possibile le temperature locali.

Analogamente, nell’ambito del progetto LIFECOOLCITY vengono creati due sistemi informatici per l’adattamento climatico. Il “sistema EUROPA” valuterà le infrastrutture verdi in 10.000 città in tutta l’UE, mentre il “sistema CITY” funzionerà a Wrocław, in Polonia, per identificare i punti della città in cui le soluzioni naturali sono maggiormente necessarie – come la piantumazione di nuova vegetazione – per proteggere le persone dalle ondate di calore.

Ultimo ma non meno importante, grazie a un sistema di previsione del calore urbano, il progetto LIFE ASTI sta aiutando i cittadini europei ad adattarsi agli effetti dell’aumento delle temperature. In corso in tre città del Mediterraneo – Roma (Italia), Salonicco e Heraklion (Grecia) – il progetto prevede l’installazione di stazioni di monitoraggio meteorologico e la creazione di un sistema di allerta per informare i cittadini, tramite un’app mobile, quando le temperature potrebbero essere pericolose per la loro salute.

Cos’altro sta facendo l’UE?

Con questo tipo di progetti, l’UE sta sostenendo il lavoro sul campo negli Stati membri, proprio dove l’adattamento climatico dovrebbe essere messo in atto.

Ma queste azioni locali sono solo elementi di una più ampia politica europea per rendere la nostra società più resiliente agli effetti della crisi climatica, e la salute ne sta diventando un aspetto chiave. L’adattamento climatico è al centro della legge europea sul clima.

L’Osservatorio si propone di comprendere meglio, anticipare e minimizzare le minacce per la salute causate dai cambiamenti climatici, concentrandosi finora sul caldo e sulle malattie infettive sensibili al clima. Consente ai responsabili delle decisioni di monitorare, anticipare e ridurre i rischi per la salute legati al clima e li aiuta a modellare di conseguenza le politiche e i sistemi sanitari nazionali.

L’ampia missione dell’UE Adattamento ai cambiamenti climatici.

Con queste politiche e iniziative a livello dell’UE e con i finanziamenti dell’UE per i progetti di adattamento incentrati sulla salute umana, siamo partiti bene. Ora tocca ai paesi, alle regioni, alle città e alle comunità europee, nonché a tutti gli europei, seguire l’esempio con strategie di adattamento nazionali e municipali, azioni locali e cambiamenti nello stile di vita. Il cambiamento climatico è già qui e anche se riduciamo le nostre emissioni di gas serra come previsto per raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050, alcune conseguenze sono inevitabili e rimarranno con noi per decenni. Sta a noi adattarci per proteggere ciò che abbiamo di più prezioso: la nostra salute e la nostra vita.

Fonte: Commissione europea, DG CLIMA

Foto: Getty

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