L’Unione Europea ha concesso un finanziamento di 252.500 euro, nell’ambito della sua politica Connecting Europe Facility (CEF), per valutare la fattibilità di un potenziale parco eolico offshore nel Mare Adriatico settentrionale.
Il sostegno di CEF Energy cofinanzierà studi preparatori per aiutare a valutare la fattibilità di un potenziale parco eolico offshore con una capacità di circa 300 MW nella zona costiera dell’Adriatico settentrionale vicino alla Croazia e all’Italia. Il parco eolico offshore proposto potrebbe estendersi su un’area di 2.200 chilometri quadrati tra le città di Pola in Croazia e Ravenna in Italia.
La società che è stata selezionata per svolgere gli studi è la croata Oil and Gas Industrija nafte (INA). Secondo l’UE, l’INA mira a implementare compiti esplorativi per identificare e sviluppare i parametri principali del progetto di energia rinnovabile transfrontaliera (CB RES) pianificato e per formalizzare il meccanismo di cooperazione transfrontaliera tra i due paesi.
Lo studio preparatorio consisterà in quattro diversi pilastri: valutazione tecnica, valutazione finanziaria, valutazione commerciale e coinvolgimento delle parti interessate. La prima fase comprenderà uno studio tecnico preliminare, valutazioni delle risorse elettriche e del sito, uno screening di impatto ambientale e sociale e valuterà la potenziale realizzazione di un’interconnessione tra Croazia e Italia. La valutazione finanziaria riguarderà l’analisi costi-benefici, rischi e opportunità del potenziale progetto CB RES. La terza fase, che si svolgerà parallelamente alla valutazione finanziaria, analizzerà la domanda di elettricità del mercato e i suoi movimenti di prezzo e monitorerà le tendenze globali dell’energia sul mercato attraverso uno studio del feed-in premium e una valutazione del Power Purchase Agreement, secondo ad un comunicato diffuso dall’Ue.
Fonte: OffshoreWind






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