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Africa Climate Summit: l’ambizione verde del Kenya tra rete e rinnovabili

Il Kenya sta cercando di aggiornare la propria rete elettrica nazionale da 3 GW a 100 GW entro il 2040 nel tentativo di passare completamente alle energie rinnovabili.

Lo ha dichiarato il presidente William Ruto lo scorso 4 settembre, quando ha presieduto l’apertura ufficiale dell’Africa Climate Summit a Nairobi; ha detto a oltre 20.000 delegati provenienti da tutto il mondo che la sua amministrazione è impegnata a raggiungere la transizione al 100% di energia rinnovabile.

Ruto ha affermato che la rete nazionale del Kenya attualmente funziona a 3 GW, di cui il 92% è rinnovabile.“La nostra ambizione è audace ma realizzabile: 100% rinnovabile entro il 2030 e una rete da 100 Giga Watt, interamente rinnovabile, entro il 2040”. Il Capo dello Stato ha affermato che le risorse energetiche rinnovabili dell’Africa sono una componente fondamentale mentre il mondo combatte gli effetti negativi del clima. “Le nostre risorse energetiche rinnovabili non sono solo una necessità ambientale; sono il catalizzatore finale di una prosperità socio-economica radicale”, ha aggiunto.

Il presidente Ruto ha affermato che le risorse rinnovabili dell’Africa possono alimentare lo sviluppo sostenibile, stimolare la crescita economica, creare posti di lavoro e sollevare milioni di persone dalla povertà energetica, “il tutto riducendo la nostra impronta di carbonio, a livello continentale e globale”. Ruto ha affermato che l’Africa può soddisfare tutto il fabbisogno energetico con risorse rinnovabili, ma non che il continente abbia un potenziale sufficiente per essere completamente autosufficiente con il mix di energia eolica, solare, geotermica, biomassa sostenibile ed energia idroelettrica.

Ha continuato affermando che l’Africa può essere un polo industriale verde che aiuta altre regioni a realizzare le loro strategie di zero emissioni entro il 2050. “Non è solo il volume, ma anche la non stagionalità della nostra energia rinnovabile a risaltare. Il sole quasi tutto l’anno rende il potenziale solare dell’Africa particolarmente unico, perfettamente adatto alle richieste energetiche industriali, qualcosa che è più impegnativo nei climi temperati”, ha aggiunto.

Ruto ha affermato che è urgentemente necessario colmare il divario di investimenti per consentire al continente di soddisfare il proprio fabbisogno energetico. Ha sottolineato la necessità dell’energia industriale su larga scala per ancorare la domanda energetica, come mezzo per affrontare la diffusa povertà energetica ancora prevalente in tutto il continente.

I numeri sono crudi: quasi 600 milioni di africani non hanno accesso all’elettricità, altri 150 milioni sono alle prese con un’energia inaffidabile e quasi un miliardo non ha accesso all’energia pulita per cucinare”, ha detto Ruto. “Ma l’abbondanza delle nostre risorse rinnovabili, le possibilità offerte dalle nuove tecnologie e le opportunità create dai nuovi finanziamenti per il clima, offrono enormi possibilità”.

Il presidente Ruto ha inoltre affermato che il continente ha la capacità di fornire un accesso energetico affidabile ed economicamente vantaggioso a tutti gli africani entro il 2030. Ha osservato che la vicinanza strategica dell’Africa a notevoli riserve di metalli e minerali necessari per la transizione energetica globale, rende il continente un candidato attraente per diventare un hub globale nella catena di approvvigionamento industriale verde. “La trasformazione verde sia della produzione che del consumo non è un optional: è un imperativo. La domanda globale per tali soluzioni sta già guadagnando slancio”, ha affermato.

Fonte e foto: Capital News

Via col Vento

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