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Pichetto Fratin: Eolico offshore? Italia ha tanto mare, ipotesi grandi piattaforme

L’eolico offshore? “L’Italia ha tanto mare“‘ e per questo “si può fare eolico in alto mare a 30-40 chilometri dalla costa e il ragionamento è quello di creare delle grandi piattaforme“.

Risponde cosi’ il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, al convegno ‘Made in Italy Summit 2023: Boosting Global Competitiveness’ organizzato da Il Sole 24 Ore e Financial Times, in collaborazione con Sky Tg24. Ma per riuscirci, spiega, “abbiamo una serie di passaggi: i rapporti internazionali per ridefinire le aree in rapporto agli altri Stati, cioè’ un’autorizzazione dei mari internazionali, usiamo questo termine perché finora il problema mare si era posto solo sotto l’aspetto delle rotte delle navi, mentre adesso parliamo di occupare grandi aree al largo”. Altro step è quello di “strutturare il sistema produttivo’, cioè “per fare l’eolico offshore è necessario attrezzare un porto, avere delle navi specifiche destinate a questo e di andare a costruire queste grandi piattaforme“.

Al Blue Planet Economy Expoforum, in programma dal 10 al 12 ottobre a Fiera di Roma, Pichetto Fratin ha affermato che confida “molto nell’eolico offshore perché non c’è disturbo alo skyline. Diciamo che come obiettivo abbiamo il 2028-2029″.

Da sottolineare che nell’ultimo recente Discorso sullo Stato dell’Unione 2023, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato un prossimo pacchetto di misure europee sull’energia eolica, industria definita come esempio di successo europeo: “La nostra industria eolica, rappresenta un esempio di successo europeo, ma attualmente si trova a far fronte a un insolito insieme di problemi. Per questo motivo presenteremo, in stretta collaborazione con l’industria e gli Stati membri, un pacchetto europeo per l’energia eolica. Accelereremo ulteriormente le procedure di autorizzazione. Miglioreremo i sistemi d’asta in tutta l’UE. Ci concentreremo sulle competenze, sull’accesso ai finanziamenti e su catene di approvvigionamento stabili.

Fonti: Borsa Italiana, Economia del mare

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