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Come energia delle maree e del moto ondoso rimodellano l’energia sostenibile/3

Scoperte all’avanguardia stanno rivoluzionando l’energia delle maree e del moto ondoso, rimodellando l’energia sostenibile. Qui esploriamo le innovazioni trasformative che modellano il futuro del settore – terza parte: Razionalizzare le autorizzazioni per l’energia del moto ondoso

Rimanendo in Scozia, è stato recentemente annunciato che l’European Marine Energy Centre (EMEC) ha ottenuto l’autorizzazione per l’intero sito, in base alla Sezione 36, per il suo sito di sperimentazione del moto ondoso Billia Croo, collegato alla rete, al largo della costa occidentale delle Orcadi, in Scozia, semplificando ulteriormente il processo di autorizzazione per i suoi clienti e riducendo i tempi e i costi associati alla dimostrazione offshore.

Sottoposto alle potenti forze dell’Oceano Atlantico settentrionale, Billia Croo presenta un potenziale di energia ondosa tra i più elevati d’Europa, con un’altezza media significativa delle onde di 2-3 metri. Il sito è costituito da cinque ormeggi di prova cablati con profondità d’acqua fino a 70 metri.

Marine Scotland ha concesso a EMEC l’autorizzazione per la Sezione 36 del sito, che è stato inoltre ampliato di 2,6 km2 a nord-ovest, consentendo l’accesso ad acque più profonde. La capacità massima di generazione installata è stata aumentata a 20 MW ed è stata approvata una più ampia gamma di tipi di dispositivi e operazioni. Le tecnologie superiori a 1 MW possono ora essere dimostrate nel sito di prova di Billia Croo senza dover richiedere autorizzazioni individuali per la Sezione 36.

A sostegno della richiesta di autorizzazione ai sensi della Sezione 36, sono state condotte valutazioni dell’impatto paesaggistico e visivo, oltre a una valutazione ambientale. Queste valutazioni si sono concentrate su un “inviluppo” concordato di tipi di dispositivi e attività che potrebbero essere impiegati entro i confini del sito di prova e hanno considerato i potenziali impatti che potrebbero verificarsi durante le fasi di installazione, funzionamento e smantellamento dei dispositivi e delle infrastrutture di prova.

L’autorizzazione per l’intero sito dura fino al 2040, rendendo il processo di autorizzazione più sicuro per i clienti che accedono alle strutture di EMEC.

Grazie ai nostri subappaltatori – Land Use Consultants, Xodus Group, Atlantic Ecology e Orkney Research Centre for Archaeology – per aver completato le valutazioni ambientali e le perizie previste a sostegno della nostra richiesta”, ha dichiarato Amy Sutcliffe, Environment and Consents Officer. “L’autorizzazione della Sezione 36 è richiesta dall’Electricity Act del 1989 per tutti gli sviluppatori con una capacità di generazione superiore a 1 MW. Con l’ottenimento da parte di EMEC di una licenza per l’intero sito, stiamo facilitando ai nostri clienti l’ottenimento delle autorizzazioni e riducendo ulteriormente i tempi e i costi dei test in mare”.

Fonte: NS Energy

Foto: EMEC, Colin Keldie; Video: EMEC

Leggi i precedenti: Parte 1, parte 2

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