La Grecia ha identificato 25 siti che potrebbero supportare almeno 12,4 GW di capacità eolica offshore, che secondo il suo ministro dell’Energia potrebbe aiutarla ad esportare elettricità in futuro.

La società di esplorazione statale Hellenic Hydrocarbons and Energy Resources Management (Herema) ha svelato le aree questa settimana mentre cresce l’interesse per il nascente settore. Era stato richiesto dalla prima legge sull’eolico offshore della Grecia, che l’anno scorso fissava un obiettivo di 2GW di capacità eolica galleggiante entro il 2030.

Le 25 aree – la maggior parte delle quali si trovano nel Mar Egeo tra Grecia e Turchia – coprono in totale 2.712 km2. Potrebbero supportare almeno 12,4 GW di capacità eolica offshore, ritiene Herema, con piattaforme galleggianti che supporteranno la maggior parte di questo sviluppo.

L’Associazione ellenica per l’energia eolica (Eletaen) ha accolto con favore la bozza del piano, ma ha chiesto ulteriori azioni per consentire l’autorizzazione dei progetti proposti, il sostegno per potenziare la rete e la catena di approvvigionamento della Grecia e la preparazione di una tabella di marcia che delinei come realizzare i primi parchi eolici offshore del paese.

Le 25 aree eoliche offshore previste dalla Grecia – si noti che le aree rosa nel Golfo di Patrasso e vicino a Corfù a ovest e nord-ovest non sono progetti pilota, ma piuttosto aree che ospiteranno parchi eolici entro il 2032 (pic credit: Herema, con assistenza alla traduzione da parte di Eletaen)

Nelle 25 aree (vedi sopra) sono inclusi due progetti pilota con una capacità combinata prevista di 600 MW nelle acque al largo del nord del paese vicino al confine turco, dieci aree che potrebbero ospitare 4,9 GW entro il 2032 e altre 13 aree che potrebbero supportare 6,9 ​​GW oltre questa data. Herema ha lavorato per evitare siti che non disturbassero la sicurezza nazionale, la navigazione passeggeri, gli aeroporti, le aree di importanza ambientale e culturale o le attività turistiche, e che non si sviluppassero troppo vicino alla costa.

Ora ha presentato il piano alla direzione della pianificazione territoriale del ministero greco dell’ambiente e dell’energia per l’approvazione.

Esportare energia verde

Secondo il Ministro dell’Ambiente e dell’Energia Thodoros Skylakakis “lo sviluppo di questi progetti è una priorità nazionale non solo perché contribuirà in modo decisivo alla nostra indipendenza energetica, ma anche perché ci consentirà di esportare energia verde in futuro. Ci offre quindi l’opportunità di un’ulteriore crescita economica e l’opportunità di rafforzare il ruolo del nostro Paese come hub energetico regionale fondamentale”.

La rivelazione delle aree da parte di Herema è avvenuta nel momento in cui lo specialista dell’energia eolica offshore Corio Generation è diventato l’ultimo costruttore ad annunciare il proprio interesse per l’energia eolica nelle acque greche.Si unisce ad aziende del calibro di Simply Blue Group, RWE , Copenhagen Infrastructure Partners e Ocean Winds nel puntare gli occhi sull’eolico offshore greco.

Nonostante il crescente interesse per il settore eolico offshore della Grecia, l’organismo industriale di Eletaen ha osservato che è necessario fare molto di più per avviare i primi parchi eolici offshore del paese.

Ha chiesto al governo di:

• Creare un sistema di autorizzazione flessibile “basato su quanto previsto dalla legislazione europea di RepowerEU”;
• Promuovere rapidamente le interconnessioni internazionali della Grecia;
• Lanciare un programma di sostegno per concentrare gli investimenti nella catena di fornitura, in modo che le aziende possano servire i parchi eolici offshore al largo della Grecia, così come di altri paesi del Mediterraneo orientale;
• Coinvolgere la società – in particolare le amministrazioni territoriali e gli altri utenti del mare – per spiegare i vantaggi dell’energia eolica offshore e per rispondere a domande e preoccupazioni;
• Preparare una tabella di marcia per l’implementazione dell’energia eolica offshore;
• Sostienere Herema con maggiori risorse finanziarie e umane per muoversi ancora più velocemente.

Fonte: WindPower Monthly

Carta e foto: Eletaen