Sulla bozza italiana di Piano energia e clima, la Commissione valuta in negativo riduzione emissioni, assorbimenti emissioni LULUCF ed efficienza energetica; in positivo la quota rinnovabili
La Commissione Europea ha pubblicato la sua valutazione delle bozze dei Piani nazionali per l’energia e il clima (PNEC, NECP) degli Stati membri dell’UE e ha formulato raccomandazioni per aiutarli ad aumentare le loro ambizioni in linea con gli obiettivi dell’UE per il 2030. I Piani definitivi dovranno essere presentati entro il 30 giugno 2024.
La bozza aggiornata dei PNEC dovrebbe avvicinare al raggiungimento degli obiettivi dell’UE per il 2030 e all’attuazione della legislazione recentemente approvata. Tuttavia, è evidente la necessità di ulteriori sforzi, anche alla luce dei risultati della COP28 e dell’invito globale ad accelerare l’azione in questo decennio.
PNIEC Italia
Sul PNEC italiano, la Commissione sottolinea che “l’Italia non raggiunge il suo obiettivo in base alle proiezioni” in relazione alle emissioni di gas serra nei settori ETS, in termini di riduzione rispetto al 2005: ai sensi del Regolamento sulla ripartizione degli sforzi (ESR, Effort Sharing Regulation) l’obiettivo per l’Italia è della riduzione del 43,7%, il Piano italiano riporta invece una riduzione di 35-37%.
Così come “non raggiunge il suo obiettivo” anche in relazione agli assorbimenti netti di gas serra in LULUCF, in termini di MT CO2 equivalenti di gas serra netti rimossi: ai sensi del Regolamento sull’uso del suolo, sul cambiamento di destinazione del suolo e sulla silvicoltura (LULUCF, Land Use, Land Use Change and Forestry), l’obiettivo per l’Italia è di 35,8 di rimozioni nette, il Piano italiano riporta 34,9.
Sull’efficienza energetica in termini di consumo finale di energia, la Commissione evidenzia come “il consumo finale di energia dell’Italia è al di sopra dell’obiettivo indicato dalla legislazione dell’UE“. Secondo la Direttiva (UE) 2023/1791 sull’efficienza energetica, infatti, l’obiettivo per l’Italia è di 92,1 MTep, mentre il piano nazionale riporta 94,4 MTep.
Sulle energie rinnovabili in termini di quota nel consumo finale lordo, invece, la Commissione sottolinea che ”il contributo dell’Italia all’obiettivo UE è leggermente sopra quello risultante dalla legislazione” europea. Secondo il Regolamento (UE) 2018/1999 sulla governance dell’Unione dell’energia e l’azione per il clima, l’obiettivo per l’Italia è il 39%, mentre il piano nazionale riporta 40,5%.
Luci e ombre
Una serie, infine, di punti positivi e negativi dalla valutazione della Commissione europea sulla bozza di PNIEC inviato dall’Italia: i primi su energie rinnovabili, efficienza energetica, sicurezza energetica, mercato interno dell’energia e graduale eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili.
I negativi su edifici, povertà energetica; ricerca, innovazione e competitività; adattamento ai cambiamenti climatici, giusta transizione.
Per approfondire, qui sono consultabili raccomandazione, valutazione e scheda informativa della Commissione del progetto aggiornato di Piano nazionale per l’energia e il clima dell’Italia.






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