Prysmian Group, con sede a Milano, ha annunciato un investimento di circa 350 milioni di euro per due nuove navi posacavi (CLV) che, secondo la società, ne rafforzeranno le capacità di esecuzione di progetti sottomarini
“Il mercato è in forte crescita e stiamo affrontando una crescente domanda di sistemi in cavo sottomarino per interconnessioni e progetti di parchi eolici offshore sia in Europa che negli Stati Uniti”, ha affermato Hakan Ozmen, vice presidente esecutivo Projects BU, Prysmian Group.
Classe Monna Lisa
La prima nave posacavi sarà un’evoluzione della classe Monna Lisa. Con una lunghezza di circa 185 metri e una larghezza di circa 34 metri, la nuova CLV (cable-laying vessel) sarà dotata di soluzioni avanzate per l’installazione di cavi, come tre caroselli per una capacità totale di 19.000 tonnellate, posizionandosi tra le navi con la più alta capacità di carico dei cavi sul mercato e consentendo un tempo di trasporto ridotto dalla fabbrica al sito, per una maggiore efficienza complessiva del progetto, secondo l’azienda.
Una trazione della bitta superiore a 180 tonnellate dovrebbe consentire alla nave di eseguire complesse operazioni di installazione di posa e interramento simultanei di cavi (fino a quattro cavi) con una varietà di aratri. La CLV sarà dotata di sistemi di posizionamento e tenuta in mare DP3 e sarà operativa entro l’inizio del 2027.
Come per Leonardo da Vinci e Monna Lisa, la nuova nave sarà costruita dal Gruppo VARD, società controllata dal Gruppo Fincantieri. Il valore del contratto ammonta a circa 230 milioni di euro.

Classe Ulisse
L’altra nave sarà l’evoluzione della classe Ulisse , con una lunghezza di circa 167 metri e una larghezza di circa 40 metri, e sarà dotata di due caroselli (uno dei quali suddiviso in due sezioni concentriche) per una capacità totale di carico di cavi di 10.000 tonnellate.
I sistemi di posizionamento e tenuta in mare DP2 e un sistema di ormeggio a otto punti dovrebbero consentire alla nave di soddisfare le sue esigenze operative specializzate nella posa di cavi in acque poco profonde e nell’installazione di interramento, anche in condizioni ambientali difficili. Si prevede che la nave sarà operativa entro la prima metà del 2025.
Entrambi i CLV saranno dotati di sistemi di collegamento a terra ad alta tensione per alimentarli con energia pulita durante le operazioni di carico, generatori diesel adatti per miscele di biodiesel e sistemi ibridi a batteria solo per la nave di acque profonde, a causa della sua attività specifica, ha affermato la società italiana.
L’attuale flotta di Prysmian è composta da sei CLV: Giulio Verne; Cable Enterprise, una nave DP2 utilizzata principalmente per l’installazione di cavi da esportazione per parchi eolici offshore; Ulisse, una chiatta per installazioni in acque poco profonde; Barbarossa, una piccola chiatta progettata per operazioni in acque molto basse e zone intertidali; Leonardo da Vinci e Monna Lisa (quest’ultima ancora in costruzione), utilizzate per l’installazione di lunghe interconnessioni HVDC e in ambienti acquatici molto profondi.
Fonte: Offshore Wind
Foto: Prysmian






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