È il Seraya Energy Transition and Digital Infrastructure Fund di AIIB, Asian Infrastructure Investment Bank
Navi per l’eolico offshore da adattate a esigenze e requisiti in continua evoluzione
Un’importante considerazione nel valutare il futuro equilibrio tra domanda e offerta di navi è la tendenza verso turbine eoliche più grandi e parchi eolici più grandi. Ad esempio, tra il 2010 e oggi, la quantità di energia eolica che una turbina è in grado di sfruttare è più che raddoppiata, passando da 3 MW a 6,5 MW, ed entro la fine del decennio si prevede che più della metà delle turbine installate a livello globale sarà superiore a 8 MW. Questa tendenza richiede navi con capacità maggiori e ponti di carico più ampi, aggravando il problema della carenza di navi.
Un’altra considerazione importante è che le navi del futuro dovranno essere più ecologiche e tecnicamente avanzate. L’industria navale è attualmente una fonte significativa di emissioni di gas serra e di altre sostanze inquinanti. I motori a basse emissioni, l’accumulo di batterie e la propulsione assistita dal vento sono aree in fase di studio. Si stanno progettando anche navi più nuove e tecnicamente avanzate per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei costi dei progetti eolici offshore.
Investimento nel Fondo Seraya per la transizione energetica e le infrastrutture digitali
Nello scorso marzo l’AIIB ha approvato l’investimento nel Seraya SEA Energy Transition and DI Fund (il Fondo), un fondo di private equity gestito da Seraya Partners. Con un obiettivo di impegno di 750 milioni di dollari, il Fondo mira a sostenere la transizione energetica e a sviluppare infrastrutture digitali verdi attraverso la costruzione e lo sviluppo di piattaforme infrastrutturali di medio mercato con attività nel Sud-est asiatico (almeno l’80%), in Cina e in Corea (non più del 20%).
Il Fondo mira ad allocare il 60-75% dei suoi fondi in opportunità di transizione energetica (ad esempio, navi per parchi eolici offshore, elettrificazione dei trasporti, soluzioni a basso consumo energetico e altri sottosettori correlati) e il 25-40% in infrastrutture digitali (ad esempio, centri dati).
Nell’ambito della strategia del Fondo, sono state create tre piattaforme di sottosettori, tra cui Cyan Renewables (navi eoliche offshore), Empyrion DC (centri dati verdi) e Astrid Renew (soluzioni di transizione energetica a basse emissioni di carbonio). Un elemento di differenziazione fondamentale per il Fondo è che si occuperà di questioni legate alla catena del valore e investirà in componenti della catena di approvvigionamento che sono fondamentali per i progetti di generazione di energia in Asia, come le navi per parchi eolici offshore e lo stoccaggio di energia (che dovrebbero rappresentare circa il 30% dell’investimento totale del Fondo).
Con l’investimento dell’AIIB, il progetto mira a servire 10 GW di parchi eolici attraverso gli asset navali sottostanti entro il 2027, con il 50% delle navi in possesso di credenziali verdi. L’investimento dell’AIIB sarà fondamentale per costruire una catena di approvvigionamento più forte nel mercato eolico offshore dell’Asia-Pacifico. L’investimento è fortemente in linea con le priorità tematiche, le strategie settoriali e l’obiettivo di diversificazione del portafoglio dell’AIIB.
Questo investimento dimostra l’impegno dell’AIIB a non concentrarsi solo sul finanziamento di infrastrutture che sono soluzioni finali, come i progetti di generazione solare ed eolica, ma anche sull’ottimizzazione dell’intera catena del valore delle infrastrutture, vale a dire che le tecnologie pulite possono essere adottate su scala solo se la catena di fornitura è ampiamente disponibile e i costi scendono rapidamente. Il Fondo promuoverà tre priorità tematiche, tra cui le infrastrutture verdi, la connettività e la cooperazione regionale e le infrastrutture abilitate dalla tecnologia. L’investimento diversificherà il portafoglio azionario dell’AIIB nei membri del Sud-est asiatico e rafforzerà le conoscenze dell’AIIB nei settori obiettivo.
(fine: terza di tre parti)
Fonte: AIIB
Foto: Vole au vent OSV, Jan De Nul Group
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