Dopo la sovvenzione UE tramite il fondo Connecting Europe Facility, della scorsa estate, Terna e STEG hanno firmato un accordo di finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti
L’operatore italiano della rete elettrica nazionale Terna e la sua controparte tunisina STEG hanno firmato un accordo di finanziamento da 45 milioni di euro (49,3 milioni di dollari) con la Banca europea per gli investimenti (BEI) per un progetto di interconnessione da 600 MW tra Italia e Tunisia.
Il progetto prevede la costruzione di un interconnettore sottomarino che fungerà da ponte energetico tra l’Europa e il Nord Africa. La BEI ha affermato che il suo sostegno integra un pacchetto di sovvenzioni da 307,6 milioni di euro esteso dalla Commissione Europea la scorsa estate, attraverso il fondo Connecting Europe Facility (CEF), un’iniziativa europea impegnata a sostenere progetti che promuovono lo sviluppo delle infrastrutture energetiche all’interno del blocco.
Commentando il contributo, l’amministratore delegato di Terna, Giuseppina Di Foggia, aveva affermato che “Elmed consentirà lo sviluppo delle energie rinnovabili e, allo stesso tempo, porterà benefici economici e industriali, attraendo investimenti e creando nuova occupazione”.
ELMED

L’interconnessione ELMED sarà costituita da circa 224 km (139,2 miglia) di cavi elettrici che correranno tra le sottostazioni di conversione di Partanna, attraverso lo Stretto di Sicilia, e Mlaabi, sulla penisola tunisina di Capo Bon, ad una profondità massima di 800 m. Circa 200 km del percorso del collegamento ad alta tensione in corrente continua (HVDC) sono sottomarini.
L’investimento totale necessario per realizzare il progetto è stimato a 921 milioni di euro.
L’iniziativa ELMED faciliterà l’integrazione dei mercati elettrici, migliorerà la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e favorirà gli investimenti nelle energie rinnovabili sia in Italia che in Nord Africa.
La Banca Mondiale ha concesso alla Tunisia un pacchetto finanziario per un totale di 268,4 milioni di dollari. Questi fondi sono destinati a vari scopi, tra cui la costruzione della sottostazione di conversione e il potenziamento della rete interna necessario per il funzionamento operativo dell’interconnessione.
Fonte: Renewables Now
Foto: JesperG/Shutterstock; Immagine: Terna






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