Il progetto della NP Francavilla Wind Srl, la cui iniziale istanza di concessione risale all’ottobre 2022, prevede l’installazione di 54 turbine eoliche per una capacità di 800 MW, 25 km al largo di Vasto (CH) e un impianto di accumulo di 200 MW a Collecorvino (PE). L’istanza fu presentata alla Capitaneria di Porto di Ortona (CH), che convocò nel successivo marzo 2023 la Conferenza di servizi decisoria, ai sensi dell’art. 14, comma 2, della Legge n. 241 del 7 agosto 1990. L’iter è stato sospeso per diversi mesi, su istanza della stessa società proponente, per integrazioni documentali. Attualmente è in fase di SIA Scoping presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, dallo scorso 12 febbraio e fino al prossimo 13 marzo.
Parco eolico offshore Medio Adriatico
Il Parco eolico offshore Medio Adriatico, prevede 54 turbine eoliche poste tra 24 e 34 km al largo di Vasto (CH): 44 aerogeneratori da 15 MW e 10 da 14 MW, con profondità del mare tra 100 e 140 metri. Le fondazioni delle pale eoliche sarà galleggiante di tipo floating, con ancoraggio al fondo marino. Le turbine identificate dal progetto sono Vestas V236-15.
Per la realizzazione del nuovo parco eolico offshore, si prevede l’installazione di un cavidotto marino distribuito su una distanza di circa 40 km, con l’obiettivo di collegare la stazione di trasformazione e conversione offshore (STC1) al cavidotto terrestre mediante un punto di giunzione (fossa giunti) ubicato nei pressi della spiaggia di Postilli, frazione del comune di Ortona (CH).
Per ciò che concerne l’individuazione delle aree finalizzate alla cantierizzazione del parco eolico offshore sono state scelte due aree portuali coincidenti con il porto di Ortona (CH) e il porto di Vasto (CH).
Abbattimento emissioni e occupazione
La completa gestione e la manutenzione dell’impianto, si legge nello Studio preliminare ambientale, porterebbero ad avere situazioni di occupazione a tempo pieno, a lungo termine, diretta o indiretta, per tutto il ciclo di vita dell’impianto stesso. È previsto l’impiego di circa 250-300 dipendenti a tempo pieno responsabili della gestione dell’impianto, delle attività di sorveglianza in mare e a terra per la sorveglianza della sottostazione onshore.
Sempre lo studio stima una produzione di energia immessa in rete di circa 2.310 GWh/anno per una durata di circa 30 anni. A livello di emissioni risparmiate la stima è di 1,1 miliardi di tonnellate/anno di anidride carbonica CO2 (in 30 anni, 32,85 miliardi); 1,36 milioni di tonnellate/anno di anidride solforosa SO2 (in 30 anni, 40,9 milioni); 1,39 milioni di tonnellate/anno di ossidi di azoto (41,6 milioni in 30 anni).






Lascia un commento