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Eolico offshore galleggiante, sistema di collegamento collaudato nelle prove

Durante le recenti prove nelle isole Orcadi, il sistema ha resistito alla tempesta Kathleen e ha dimostrato le sue capacità durante molteplici operazioni di connessione e disconnessione

Apollo Engineering Consultants Limited afferma che le sperimentazioni del sistema PALM Quick Connection System (QCS) per l’energia eolica offshore galleggiante hanno avuto successo. Il programma nelle isole Orcadi, nella Scozia settentrionale, si è svolto da fine marzo a fine maggio ed è stato ideato per dimostrare la capacità del sistema di resistere a condizioni marine reali.

Il QCS, sviluppato nell’ambito del progetto Wave Energy Scotland Quick Connection Systems, è progettato per migliorare l’aggancio e lo scollegamento dei cavi e/o degli ormeggi per i dispositivi galleggianti offshore per l’energia rinnovabile. Si dice che riduca i costi operativi consentendo connessioni rapide tramite l’azione di argano di un rimorchiatore convenzionale, senza bisogno di trainare i dispositivi in ​​porto per la manutenzione. Questo può essere costoso a causa dello spandimento marino (chiatta per derrick, chiatta da lavoro, nave subacquea, spandimento subacqueo, fabbricazione e posa di tubazioni) richiesto e della perdita di tempo per la generazione di energia.

Si dice che il sistema consenta anche la connessione e la disconnessione in condizioni di mare mosso, eliminando la necessità di effettuare i collegamenti sul ponte. PALM QCS è un sistema meccanico che può anche incorporare connettori elettrici wet mate. Durante le recenti prove nelle Orcadi, il sistema ha resistito alla tempesta Kathleen e ha dimostrato le sue capacità durante molteplici operazioni di connessione e disconnessione.

Studio delle turbine eoliche 

All’inizio di questo mese, Apollo e i partner Global Energy Group e il Floating Offshore Wind Centre of Excellence del Offshore Renewable Energy (ORE) Catapult hanno pubblicato uno studio sulle operazioni Tow to Port (T2P) per le turbine eoliche offshore galleggianti (FOWT).

Condotto da novembre 2023 a marzo 2024, lo studio affronta le sfide operative del trasporto di FOWT in porto per importanti interventi di manutenzione. Lo studio prevede che tra 10 e 30 turbine potrebbero richiedere T2P all’anno dal 2035 al 2040, sulla base di una revisione dei dati sui guasti delle turbine fisse sul fondo. Ciò potrebbe rendere i costi T2P più significativi dei costi di installazione offshore e di O&M di routine combinati, secondo Apollo.

La compagnia ha affermato che i risultati di questo studio aiuteranno gli sviluppatori e la catena di fornitura a informare la pianificazione finanziaria dei loro progetti e la progettazione dell’infrastruttura di array flottanti.

Lo studio, commissionato dal Floating Offshore Wind Centre of Excellence dell'ORE Catapult, mira a definire il modo in cui il settore affronta la risoluzione delle sfide T2P.
Lo studio, commissionato dal Floating Offshore Wind Centre of Excellence dell’ORE Catapult,
mira a definire il modo in cui il settore affronta la risoluzione delle sfide T2P.

Fonte: Offshore Magazine

Foto: Apollo Engineering Consultants Ltd

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