Il decreto MASE del 21 giugno scorso, “Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili”, cosiddetto Decreto Aree Idonee, prevede nuova capacità da fonti rinnovabili in ciascuna regione d’Italia e, tranne un paio d’eccezioni, con un aumento medio del 134% in ogni territorio

Negli ultimi mesi, in particolare nelle ultime settimane, abbiamo assistito con sempre maggiore frequenza a uno stucchevole “dibattito” sulle energie rinnovabili, sulle nuove capacità da installare, con comitati locali che spuntano a contestare le decisioni di nuovi impianti eolici (soprattutto, negli ultimi tempi) o fotovoltaici.

Basando le proprie eccezioni essenzialmente su due argomenti: “l’assalto a devastazione del paesaggio”, forse la più ridicola, visto che come è ormai chiaro di giorno in giorno, è la crisi climatica che sta devastando il paesaggio, in tutta Italia, in tutta Europa e in tutto il mondo. L’altro è che ciascuna delle realtà locali sia convinta di essere presa di mira da chissà chi, da soggetti generici, per installare solo e soltanto in quel particolare territorio una quantità esagerata e sproporzionata di impianti, evidentemente non leggendo minimamente i dati che riguardano non solo quel territorio, ma il quadro generale nazionale.

I numeri rinnovabili, regione per regione

Incrociando i dati di Terna sulle consistenze rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico e bioenergie) al 31 dicembre 2023, con quanto prevede il Decreto Aree Idonee sullo sviluppo di nuova capacità rinnovabile, però, la realtà dei numeri è, banalmente, molto diversa da quello che si racconta.

Questa che segue è la rappresentazione generale del quadro nazionale, regione per regione, con i dati che rappresentano da sinistra: la capacità installata (consistenze) al 31 dicembre 2023, da dati Terna; la nuova capacità da installare entro il 2030, secondo quanto previsto all’art.2 del Decreto Aree Idonee; la capacità totale prevista al 2030; la variazione percentuale tra quella prevista dal Decreto e quella installata ed esistente al 2023.

Capacità installata al 2023

La capacità da fonti rinnovabili installata in Italia al 2023, secondo l’operatore della Rete di Trasmissione, era di complessivi 69,3 GW: dai 436 MW della Liguria ai 10,6 GW della Lombardia, con una media di 3,5 GW per regione. Nella tabella che segue, i dati in ordine decrescente:

Espansione capacità rinnovabile, Decreto Aree Idonee

L’espansione di nuova capacità da installare al 2030, prevista dal Decreto Mase 21 giugno, è di complessivi 80 GW: dai 328 MW della Val d’Aosta ai 10,5 GW della Sicilia, con una media di 4 GW per regione. Nella tabella che segue, i dati in ordine decrescente:

Capacità totale al 2030

La capacità totale al 2030, tra quella già installata e quella prevista in aumento, sarà di 149,3 GW nazionali (+115%): da 1,5 GW della Val d’Aosta (+29%) ai 15,2 GW della Sicilia (+223%), con una media di 7,5 GW per regione (+124% medio). Nella tabella che segue, i dati in ordine decrescente:

Ecco, questi sono i numeri, che riguardano tutta Italia, regione per regione. Pubblici, pubblicati e verificabili da chiunque. Sperando possano bastare a togliere un falso argomento di eccezione contro i nuovi impianti rinnovabili.

E ricordando che, al di là di ogni discussione, sono necessari. Visto che è necessario abbattere le emissioni di anidride carbonica e gas climalteranti, eliminando le fonti fossili e andando verso lo Zero Netto entro il 2050. Così come tutti i Paesi del mondo hanno concordato a Dubai, lo scorso dicembre a conclusione della COP28.

E come ogni giorno, più che altro, il nostro pianeta ci sta urlando in tutti i modi possibili di fare.