Shoreline Wind, società norvegese specializzata nelle soluzioni SaaS a ciclo di vita completo creata per gestione e manutenzione, costruzione e progettazione di parchi eolici, ha recentemente pubblicato il suo ultimo rapporto, “Venti contrari: La catena di approvvigionamento offshore può incrementare i profitti nonostante i tempi difficili che ci aspettano“. Il documento offre un’analisi ottimistica ma lucida delle opportunità e delle sfide che la catena di approvvigionamento (supply chain) del settore deve affrontare mentre l’industria si prepara a soddisfare gli ambiziosi obiettivi globali sulle energie rinnovabili per il 2030.
Eolico offshore, crescita senza precedenti
Il settore eolico offshore globale è sull’orlo di una crescita senza precedenti. Nel 2023 è stato installato un record di 10,8 GW di nuova capacità, portando il totale a 75,2 GW in tutto il mondo. Il Global Wind Energy Council (GWEC) prevede che saranno necessari 140 GW di nuove installazioni tra il 2024 e il 2028, richiedendo tassi di crescita annui quasi tripli rispetto al ritmo attuale. Con una domanda in aumento, guidata da ambiziosi obiettivi per il 2030, l’eolico offshore è in una posizione unica per guidare una parte significativa della transizione energetica.
Sfide sistemiche
Nonostante le immense opportunità, il rapporto specifica che la supply chain deve affrontare diverse sfide sistemiche. Le gare d’appalto competitive hanno storicamente portato a una “corsa al ribasso”, costringendo gli sviluppatori ad accettare prezzi di esercizio più bassi e a pagare costi più elevati per i diritti di sviluppo. Ad esempio, i prezzi di esercizio nel Regno Unito sono crollati da 150 sterline/MWh nel 2014 a meno di 40 sterline/MWh entro il 2020, mentre in Germania gli sviluppatori hanno recentemente pagato 12,6 miliardi di euro per 7 GW di diritti di sviluppo. Questo ambiente ipercompetitivo ha contribuito a ritardi nei progetti e, in alcuni casi, a gare fallite, tra cui la recente asta in Danimarca.
Gli effetti a catena di queste dinamiche hanno ridotto i margini di profitto lungo la supply chain, riducendo gli investimenti in innovazione e capacità di scalabilità. Le aziende di supply chain più piccole sono particolarmente vulnerabili, molte delle quali non sono in grado di competere con i rivali a basso costo. Ulteriori ostacoli, come la carenza di personale, i vincoli di capacità dei porti e un rallentamento degli investimenti di capitale, in particolare dai mercati statunitensi verso l’Europa, stanno ulteriormente aggravando le sfide.
“La supply chain globale dell’eolico offshore sta affrontando sfide sistemiche critiche“, ha affermato Ole-Erik Endrerud, fondatore e Chief Product Officer di Shoreline Wind. “Per raggiungere gli obiettivi del 2030, il settore deve andare oltre il taglio dei costi a breve termine e concentrarsi sulla creazione di una catena di approvvigionamento resiliente e innovativa in grado di fornire risultati costanti e su larga scala“.
Raccomandazioni chiave per affrontarle
Il rapporto propone raccomandazioni chiave per affrontare queste questioni sistemiche. I governi, ad esempio, possono svolgere un ruolo cruciale fornendo una direzione politica più chiara, guidando la sicurezza degli investimenti a lungo termine. Paesi come Francia, Germania e Paesi Bassi hanno dimostrato con successo come l’integrazione di criteri non di prezzo nei processi di gara possa creare progetti più sostenibili e fattibili.
Gli sviluppatori possono anche guidare il cambiamento rimuovendo le barriere per le compagnie della supply chain. Contratti standardizzati, termini di pagamento migliorati e maggiore prevedibilità possono dare alle aziende più piccole potere di investire in innovazione ed efficienza. Inoltre, sfruttare i fornitori di servizi specializzati per ottimizzare le operazioni e i margini può consentire alle compagnie di concentrarsi sui propri punti di forza principali, migliorando al contempo la consegna del progetto.
Giuste strategie per obiettivi ambiziosi
“La specializzazione guida la resilienza, la redditività e la sostenibilità della supply chain“, ha affermato Endrerud. “Sfruttando fornitori e specialisti esperti, creiamo un modello che aumenta i margini, promuove l’innovazione e accelera la crescita del settore. Inoltre, l’adozione di piattaforme digitali che facilitano una collaborazione più fluida e più stretta lungo la scatena può semplificare le operazioni, allineare le tempistiche di costruzione, ottimizzare l’utilizzo dei porti e gestire meglio i rischi del progetto: passaggi chiave verso una supply chain più efficiente e sostenibile. Il nostro ultimo rapporto fornisce un chiaro percorso da seguire.
Il settore eolico offshore ha un’opportunità unica per trasformare la sua supply chain in un ecosistema solido, innovativo e collaborativo. Con le giuste strategie in atto, il settore può raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi e continuare a guidare la transizione energetica globale“.
Foto: Shoreline Wind white paper






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