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Eolico offshore galleggiante, ampliare il dibattito per una valutazione olistica

Il nuovo contributo di Bruno Geschier, Presidente del Comitato per l’Eolico offshore galleggiante del WFO e Responsabile scientifico e tecnico presso FOWT

Grazie a recenti e numerose discussioni approfondite con nuovi arrivati ​​e professionisti esperti del settore dell’eolico offshore galleggiante, è diventato sempre più evidente che gran parte del dialogo ruota ancora attorno agli aspetti tecnici fondamentali delle tecnologie eoliche galleggianti. Sebbene una conoscenza approfondita della progettazione della sottostruttura, dei sistemi di ormeggio, della fabbricazione, del trasporto e dell’installazione (T&I), dell’integrazione delle turbine e degli elementi correlati sia innegabilmente essenziale, concentrarsi esclusivamente su questi aspetti rischia di trascurare altre considerazioni altrettanto cruciali, in particolare quando si passa a implementazioni di livello commerciale.

Trascurare queste dimensioni più ampie durante lo sviluppo della tecnologia o le attività di due diligence non solo indebolisce la solidità del progetto, ma potrebbe anche squalificare in modo decisivo una tecnologia dall’essere un candidato valido per un’applicazione su scala commerciale.

Considerazioni spesso trascurate, ma altrettanto importanti

1) Conformità con la classificazione e la certificazione nei mercati chiave.  Per muoversi con successo nel panorama internazionale dell’eolico galleggiante, non è sufficiente l’eccellenza tecnica; è necessario un allineamento proattivo con i regimi di classificazione e certificazione locali. Sebbene gli standard globali come quelli di DNV siano ampiamente rispettati, non sono universalmente sufficienti. Ad esempio, in Giappone, ClassNK funge da autorità definitiva: la conformità ai suoi standard non è negoziabile. Ignorare le sfumature della certificazione regionale può ostacolare gravemente l’ingresso nel mercato e la redditività a lungo termine.

2) Sviluppo di percorsi di esecuzione multipli per mercato e gara.  Data l’incertezza che circonda l’accesso a lungo termine a fornitori, navi di installazione e infrastrutture portuali ottimali, è fondamentale sviluppare scenari di esecuzione del progetto ridondanti e ben calcolati. Queste alternative (Piani B, C, D, ecc.) migliorano la credibilità di una gara, supportano una modellazione finanziaria resiliente e rafforzano la fiducia di investitori, istituti di credito e assicuratori. Mantenere l’accuratezza in tempo reale nei database dei costi è un fattore fondamentale per questa flessibilità.

3) Evidenza di ottimizzazione proattiva di costi e rischi durante tutto il ciclo di vita. La prontezza commerciale richiede sforzi dimostrabili e costanti per ridurre costi e rischi dalle fasi di progettazione e ingegnerizzazione fino alla fabbricazione, installazione, gestione e manutenzione. Questa comprovata esperienza giustifica l’assunzione di rischi strategici nelle ipotesi di riduzione dei costi a lungo termine, un fattore essenziale per aggiudicarsi gare d’appalto e garantire la chiusura finanziaria di progetti con orizzonti di sviluppo a lungo termine.

4) Posizionare la tecnologia come contributo a valore aggiunto per la narrazione dei progetti.  La tecnologia eolica galleggiante non è solo un componente da selezionare; può rappresentare una risorsa strategica nella narrazione che lo sviluppatore trasmette alle autorità e agli stakeholder. Gli sviluppatori di tecnologie devono chiedersi: come possiamo migliorare attivamente la capacità di uno sviluppatore di aggiudicarsi progetti? Questo può includere lo sviluppo congiunto di proposte di valore localizzate, l’offerta di innovazioni specifiche per il progetto o il supporto nel coinvolgimento normativo e degli stakeholder.

5) Profonda empatia per le realtà del progetto end-to-end dello sviluppatore. L’integrazione di un fornitore di tecnologia mobile nell’intero ciclo di vita di sviluppo di un progetto va oltre la compatibilità tecnica. Richiede competenza in finanza di progetto, strategia di gara, gestione del rischio di interfaccia, bancabilità, assicurabilità, coordinamento O&M, autorizzazioni e relazioni con gli stakeholder. Un fornitore di tecnologia che comprende e anticipa queste pressioni dal lato dello sviluppatore diventa un vero partner, non solo un fornitore. Allo stesso modo, gli sviluppatori devono promuovere una comprensione reciproca delle pressioni tecniche e commerciali a cui sono sottoposti i partner tecnologici.

Porre le domande giuste per un successo completo

Vincere gare d’appalto e realizzare progetti eolici offshore galleggianti, redditizi e finanziabili, nei tempi e nel budget previsti è tutt’altro che un’impresa fortuita: è un’impresa complessa che si fonda su un pensiero sistemico e su una rigorosa due diligence. Sottovalutare la complessità dell’eolico galleggiante, sia dal punto di vista tecnico del ciclo di vita che in termini di integrazione nel più ampio contesto di sviluppo del progetto, può essere fatale.

Il successo non dipende  solo dalla profonda conoscenza di una tecnologia o da una comprovata esperienza nell’eolico offshore, ma anche dalla capacità di porre le giuste domande all’intersezione tra implementazione tecnologica e sviluppo del progetto. Solo così potremo sfruttare appieno il potenziale dell’eolico offshore galleggiante.

di Bruno Geschier

* Bruno Geschier è il presidente del Comitato per l’Eolico offshore galleggiante del WFO (World forum offshore wind) ed è stato per 10 anni, fino a poco tempo fa, Direttore Vendite & Marketing di BW Ideol. Oltre a fornire servizi di consulenza senior e ad esplorare future opportunità di carriera a lungo termine nel settore delle energie rinnovabili e dell’eolico offshore, Bruno dedica la maggior parte del suo tempo a promuovere l’eolico offshore galleggiante presso i responsabili politici, le istituzioni finanziarie, gli sviluppatori di asset e le utility di tutto il mondo. È regolarmente relatore e presidente di eventi sull’eolico offshore negli Stati Uniti, in Asia e in Europa e co-organizza il più grande evento annuale al mondo dedicato esclusivamente all’eolico offshore galleggiante (FOWT, Floating offshore wind turbines), di cui è anche presidente fondatore del comitato scientifico e tecnico. Bruno ha avviato il gruppo di lavoro sull’Eolico offshore galleggiante di WindEurope, che ha presieduto per 3 anni, e fa parte del comitato consultivo di diverse iniziative internazionali del settore dell’eolico galleggiante.

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