Il Ministero dovrà riscrivere il Decreto, recependo i nuovi criteri e le Regioni dovranno adeguarsi
Ieri il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, con la sentenza n. 9155 del 13 maggio 2025, ha parzialmente bocciato il Decreto Aree Idonee del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) del 21 giugno 2024 (Regolamento per l’individuazione delle superfici e delle aree idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili), entrato in vigore nel luglio dello scorso anno, con il quale il Ministero avrebbe dovuto chiarire le aree da destinare o meno agli impianti eolici e fotovoltaici, ma che fin dall’inizio ha visto una serie di tira e molla tra MASE e Regioni, per poi lasciare a queste ultime le decisioni più importanti in materia.
“Mancano criteri tecnici di natura oggettiva, relativi ad aspetti strettamente inerenti alla tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio artistico e culturale, idonei a orientare le Regioni nell’esercizio delle loro competenze in subjecta materia”, secondo il TAR che quindi annulla parte del Decreto e ne ordina la riformulazione da parte del MASE, che dovrà contenere elementi di omogeneità per le varie Regioni, così come si dovrà tenere conto dei criteri giuridici già definiti, che le Regioni potevano decidere di applicare o meno.
Da un punto di vista formale, il TAR del Lazio ha indicato 60 giorni di tempo dalla notifica della sentenza per recepire i criteri da seguire, e le Regioni stesse dovranno a loro volta rimodulare i propri provvedimenti a valle del nuovo Decreto.






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