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Il Giappone apre una zona economica esclusiva per l’eolico offshore

Un nuovo disegno di legge approvato dalla Camera dei rappresentanti giapponese il 3 giugno consentirà la realizzazione di progetti eolici offshore nella zona economica esclusiva (ZEE) del paese, oltre la linea di 22 chilometri (12 miglia nautiche) delle acque territoriali giapponesi. Il disegno di legge, approvato dalla Camera dei Consiglieri l’11 aprile, modifica l’attuale legge sulla promozione dell’uso delle aree marine per lo sviluppo di impianti di produzione di energia marina rinnovabile, per consentire al governo di designare e mettere a gara aree eoliche offshore nella ZEE.

Il settore ha accolto con favore l’apertura delle aree in acque profonde al largo delle coste giapponesi, adatte a parchi eolici galleggianti su larga scala. “Questa è un’ottima notizia. Congratulazioni al Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria e al Governo giapponese per aver reso tutto questo possibile. L’espansione dell’eolico galleggiante è fondamentale per aumentare l’autonomia energetica e la resilienza del Giappone e rappresenta un’importante opportunità industriale globale. GWEC non vede l’ora di continuare a collaborare con il governo giapponese per costruire un’industria eolica offshore di successo per il Paese”, ha dichiarato Rebecca Williams, Vice CEO del Global Wind Energy Council (GWEC).

Secondo i dati preliminari del 2024 della Japan Wind Power Association (JWPA), il Giappone dispone attualmente di 5.840,4 MW di capacità di energia eolica, di cui 253,4 MW offshore. Nel Paese sono in funzione sette progetti eolici offshore, di cui solo due utilizzano la tecnologia eolica galleggiante ed entrambi sono progetti dimostrativi con una sola turbina: la turbina eolica galleggiante Sakiyama da 2 MW e quella galleggiante Hibiki da 3 MW.

Il Giappone punta ad avere 10 GW di capacità eolica offshore entro il 2030 e 30-45 GW entro il 2040, includendo l’eolico galleggiante, come parte del suo obiettivo di raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2050.

Carta: Aegir Insights; GEBCO (2020); DTU Gobal Wind Atlas

Via col Vento

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