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Deep Sea, l’Autorità per i fondali indagherà su rispetto obblighi legali delle imprese minerarie

L’Autorità internazionale dei fondali marini ha avviato un’indagine sulle azioni delle filiali della Metals Company sulla richiesta di estrazione mineraria nei fondali marini negli USA

La riunione del consiglio dell’Autorità internazionale dei fondali marini (ISA) dello scorso 21 luglio si è conclusa senza una decisione in merito all’adozione di un codice minerario e ha precedentemente ribadito che l’attività mineraria non dovrebbe iniziare senza che tali normative siano in vigore, ha confermato la Deep Sea Conservation Coalition (DSCC) tramite un comunicato.

L’ISA ha inoltre avviato un’indagine sulle azioni delle filiali della Metals Company (TMC) in merito alla richiesta di estrazione mineraria nei fondali marini negli Stati Uniti.

Portata e complessità questioni normative irrisolte

La DSCC ha affermato che le discussioni delle ultime due settimane “hanno messo in luce la portata e la complessità delle questioni normative irrisolte e delle molteplici questioni in sospeso con cui la comunità internazionale deve confrontarsi, ponendo ulteriori ostacoli di fronte all’industria mineraria in acque profonde“.

Il Consiglio dell’Autorità ha individuato quattro temi che comprendono ulteriori questioni da risolvere: questioni ambientali, finanziarie, normative, procedurali e istituzionali e di governance.

La Coalizione ha affermato che i governi all’ISA sono sottoposti a crescenti pressioni da parte della TMC, che continua a perseguire un piano per sfruttare unilateralmente le acque internazionali attraverso gli Stati Uniti. Mossa, ha affermato la Coalizione, “ampiamente condannata” dagli stati membri dell’Autorità.

Indagine sul rispetto degli obblighi legali

Alla luce di ciò, il consiglio dell’ISA ha avviato un’indagine per verificare se gli appaltatori minerari, tra cui TMC, stiano rispettando i propri obblighi legali ai sensi degli accordi vigenti presso la stessa Autorità internazionale e la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del mare.

Si tratta di un passo significativo e necessario per l’organismo responsabile della gestione e della salvaguardia dei fondali marini profondi a livello internazionale, che funge da deterrente per altri attori del settore che potrebbero prendere in considerazione questa rotta non autorizzata“, ha affermato la Coalizione.

L’ISA ha accettato di avviare un’indagine e deve essere ormai chiaro a Metals Company e alle sue controllate che corrono un rischio significativo di perdere i loro contratti di esplorazione“, ha osservato Matthew Gianni, co-fondatore e consulente politico della DSCC.

Rendering: un raccoglitore robotico di The Metals Company

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