Studio T&E: navi ferme in porto continuano a inquinare. Livorno e Genova tra gli scali virtuosi
Solo il 20% delle infrastrutture di ricarica elettrica a terra – Onshore Power Supply (OPS) – richieste dall’UE è operativo nei principali scali del continente. È quanto emerge da un nuovo studio condotto da DNV per conto di Transport & Environment (T&E).
Genova e Livorno esempi virtuosi
Nel quadro del Green Deal i porti dell’UE sono tenuti a installare – entro il 2030 – le infrastrutture per fornire elettricità da terra alle navi. Lo studio rivela che una connessione di alimentazione elettrica a terra su cinque è attualmente installata o sottoscritta, con una lenta adozione nella maggior parte dei porti. Dei 31 porti analizzati, solo 4 hanno installato o sottoscritto più della metà delle connessioni richieste entro il 2030. Genova e Livorno spiccano come esempi virtuosi, con il maggior numero di connessioni OPS installate in Europa, insieme a Algeciras e Amburgo. Solo quattro porti, tra cui anche Świnoujście (Polonia) e La Valletta (Malta), hanno raggiunto oltre il 50% delle connessioni richieste. Male invece Anversa, Dublino, Danzica e Lisbona, che non risultano avere ancora alcuna infrastruttura OPS operativa. Sotto le aspettative anche Rotterdam, Barcellona, Valencia, Bremerhaven e Le Havre.

T&E: anticipare obblighi al 2028
T&E chiede all’UE di anticipare al 2028 l’obbligo di elettrificazione a terra per le navi da crociera, garantire che i porti possano ottenere crediti di immissione in consumo (CIC-elettrici) quando le navi si collegano e ricaricano energia rinnovabile; e di destinare maggiori fondi europei all’elettrificazione portuale, nonché ampliare la normativa per includere tutte le navi inquinanti, non solo le più grandi da crociera e portacontainer.
“È incredibile che ancora oggi, nonostante la fattibilità tecnica e i finanziamenti disponibili, l’elettrificazione delle banchine non sia realtà ovunque. Spegnere i motori delle navi ormeggiate è un atto di buon senso per ridurre l’inquinamento nelle città portuali”, sostiene Carlo Tritto, Sustainable Fuels Manager di T&E Italia.
(Ansa)






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