È stato appena pubblicato su Nature Reviews Clean Technology lo studio “Considerations for the global commercialization of floating offshore wind energy” relativo alla commercializzazione dell’eolico offshore floating, ad opera di Amy Robertson, Walt Musial e Matt Shields (National Wind Technology Center, National Renewable Energy Laboratory – NREL), Alexia Aubault (Ocergy), Mototsugu Ikari (Floating Offshore Wind Technology Research Association – FOWA) e
Lena Kitzing (Technical University of Denmark).

Per gli autori dello studio, l’eolico offshore galleggiante (FOW) ha il potenziale di sbloccare l’accesso alle risorse eoliche in acque profonde, dove le turbine a fondo fisso non sono realizzabili, consentendo alle regioni costiere di tutto il mondo di soddisfare la crescente domanda di energia.

Sebbene l’eolico offshore a fondo fisso sia commercialmente maturo, il FOW, che potrebbe essere necessario per acque più profonde di 60 metri, deve progredire in più modi per raggiungere la piena redditività commerciale. In questa prospettiva, lo studio esamina lo stato di sviluppo commerciale del settore FOW globale in tre aree chiave: innovazione tecnica, industrializzazione e valore trasversale.

L’innovazione tecnica ha permesso alle turbine FOW di funzionare allo stesso modo delle turbine a fondo fisso, con la promessa di future riduzioni dei costi. Tuttavia, la complessa architettura delle turbine FOW, che combina strutture galleggianti con oltre 8.000 componenti elettrici e meccanici nelle turbine eoliche, richiede sforzi di industrializzazione come la standardizzazione e l’integrazione della catena di fornitura per consentire l’implementazione commerciale dei progetti. Il FOW può potenzialmente offrire vantaggi unici, tra cui la riduzione dell’impatto ambientale e il rafforzamento dello sviluppo economico nelle regioni costiere, attraverso una sostanziale attività economica regionale. Un coordinamento efficace tra queste tre aree potrebbe contribuire a posizionare FOW come un importante contributore a un sistema energetico globale competitivo, affidabile e resiliente.

Punti chiave

• L’eolico galleggiante apre nuove opportunità di utilizzo delle risorse eoliche in tutto il mondo, dove le profondità oceaniche sono troppo profonde per la tecnologia offshore convenzionale a fondale fisso, più che raddoppiando così il potenziale dell’energia eolica offshore;
• Sono necessarie riduzioni dei costi per raggiungere la maturità del settore, con la possibilità di essere competitivi in ​​termini di costi con l’eolico offshore a fondale fisso entro la metà degli anni 2030;
• L’innovazione continua è possibile attraverso processi di produzione ottimizzati e mitigazione dei rischi, maggiore ottimizzazione delle prestazioni e affidabilità del sistema;
• L’individualizzazione probabilmente passerà dalla produzione di singole unità alla rapida produzione in serie, semplificando la progettazione, la standardizzazione e la modularizzazione dei sottocomponenti, espandendo la catena di fornitura e sviluppando l’infrastruttura;
• Raggiungere progetti eolici galleggianti su scala gigawatt probabilmente ridurrà i costi, ma comporterà ingenti investimenti in porti, navi, connessioni alla rete e industrializzazione. Per incentivare questi investimenti, il settore necessita di tecnologie stabili che consentano la produzione di massa e una maggiore durata dei prodotti;
• L’energia eolica galleggiante può offrire un valore sociale trasversale, perché i parchi eolici sono più lontani dalla costa, con un impatto minore sulla comunità e sull’ambiente, oltre a risorse eoliche più elevate e costanti, una migliore corrispondenza dei profili di carico, valori di mercato più elevati e una maggiore resilienza agli eventi estremi.

Per approfondimenti, qui lo studio completo.

Figure, tratte dallo studio Considerations for the global commercialization of floating offshore wind energy: Cover-LCOE, levelized cost of energy; TRL, technology readiness level; Chiusura-Fig. 1: Locations of floating offshore wind