La Spagna vanta alcuni dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità più bassi d’Europa, in gran parte grazie alla forte crescita dell’energia solare ed eolica nel Paese, che ha ridotto l’influenza della costosa energia del carbone e del gas sul mercato elettrico
Ember ha pubblicato un rapporto che analizza l’influenza dei generatori di carbone e gas sui prezzi all’ingrosso dell’elettricità in Spagna rispetto agli altri quattro principali paesi produttori di energia a gas nell’UE+Regno Unito (Germania, Italia, Regno Unito, Paesi Bassi) nella prima metà del 2025 e del 2019. L’analisi esamina la dipendenza della Spagna dal gas per la stabilizzazione della rete e l’impatto sulla riduzione e sui costi delle energie rinnovabili.
Punti chiave
La Spagna rappresenta un caso di studio importante per la transizione energetica europea:
- Successo nelle rinnovabili: la crescita di eolico e solare ha permesso un significativo disaccoppiamento dai prezzi volatili del gas;
- Sfida della flessibilità: gli investimenti in reti e soluzioni di stoccaggio non hanno tenuto il passo con la crescita delle rinnovabili;
- Costi del blackout: la dipendenza temporanea dal gas per i servizi di rete è stata costosa, evidenziando l’urgenza di investimenti in flessibilità pulita;
- Prospettive positive: le riforme in corso puntano a rafforzare il sistema con batterie, interconnessioni e una maggiore partecipazione delle rinnovabili ai servizi di rete
Il successo delle rinnovabili spagnole
La Spagna ha ridotto del 75% l’influenza dei costosi generatori fossili sui prezzi dell’elettricità dal 2019 grazie alla forte crescita di eolico e solare. Nella prima metà del 2025, eolico e solare hanno coperto quasi il 50% (46%) della domanda elettrica spagnola, rispetto al 27% dello stesso periodo del 2019.
Questo declino nelle ore in cui il prezzo dell’elettricità era legato al costo del gas è stato più rapido rispetto ad altri paesi dipendenti dal gas come Italia e Germania. Come risultato, il prezzo all’ingrosso dell’elettricità in Spagna è stato del 32% inferiore alla media UE nella prima metà del 2025. La generazione fossile ha rappresentato solo il 20% della domanda elettrica in Spagna, molto meno che in Germania (41%) e Italia (43%).

Prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e costo marginale a breve termine dell’energia elettrica prodotta dal gas (€/MWh).
Area ombreggiata = differenza tra il prezzo dell’energia elettrica e il costo dell’energia elettrica prodotta dal gas.
Fonte: Ember, ENTSO-E, LCCC: Tra giugno 2022 e dicembre 2023 i prezzi in Spagna sono stati mantenuti bassi grazie a un tetto massimo
temporaneo imposto dallo Stato (meccanismo iberico).
Il problema del blackout di aprile e la dipendenza dal gas per i servizi di rete
Nonostante i progressi, la Spagna rimane dipendente dal gas per i servizi di rete, i cui costi sono raddoppiati dopo il blackout del 28 aprile 2025. Questi servizi hanno rappresentato il 57% del prezzo dell’elettricità a maggio 2025, rispetto a una media del 14% nell’anno precedente al blackout.
Dopo il blackout, l’operatore di rete spagnolo ha gestito la rete in “modalità rafforzata“, utilizzando più turbine a gas a ciclo combinato (CCGT) del solito per fornire servizi di stabilizzazione della rete, come il controllo della tensione. Il curtailment (riduzione forzata) delle rinnovabili è triplicato dopo il blackout, passando dall’1,8% degli ultimi due anni al 7,2% durante maggio-luglio 2025.
Tuttavia, è importante notare che la Spagna non ha visto un significativo ritorno della generazione da gas dal blackout: dall’inizio del 2025 la generazione da gas è rimasta al di sotto della media quinquennale in tutti i mesi.
Le carenze infrastrutturali: reti e batterie
La Spagna è in ritardo rispetto ai suoi omologhi europei in termini di reti e accumulo a batterie. Come quarto mercato elettrico più grande d’Europa, ha solo la tredicesima flotta di accumulo a batterie più grande ed è anche uno dei sistemi meno interconnessi del continente.
Diversi fattori spiegano questa mancanza di sviluppo dell’accumulo a batterie, tra cui l’assenza di un quadro normativo chiaro e la flotta relativamente grande di pompaggio idroelettrico della Spagna. Tuttavia, la necessità di flessibilità sta chiaramente crescendo, come dimostrato dall’arrivo di prezzi negativi dell’energia nel 2024.
Per Chris Rosslowe, analista senior di Ember, “la Spagna ha spezzato il legame rovinoso tra i prezzi dell’energia e i combustibili fossili volatili, qualcosa che i suoi vicini europei stanno cercando disperatamente di fare. La Spagna rischia di scivolare di nuovo nella costosa dipendenza dal gas a causa dei timori post-blackout. Potenziare le reti e le batterie aiuterà la Spagna a liberarsi definitivamente dalla dipendenza dai fossili“.
Riforme e prospettive future
Le riforme post-blackout mirano a rimediare a queste carenze. Il Regio Decreto-Legge 7/2025, ad esempio, è un pacchetto di riforme approvato a giugno 2025 che mira ad aumentare il ruolo delle rinnovabili e di una serie di soluzioni di flessibilità pulita come lo stoccaggio. Inoltre, modifiche normative attese da tempo sono state approvate pochi giorni dopo il blackout, consentendo alle rinnovabili di partecipare al controllo della tensione.
La Spagna sta anche consultando su un meccanismo di capacità, uno strumento tipicamente utilizzato per sovvenzionare l’energia da gas, ma le regole proposte limiterebbero il sostegno al gas a favore di alternative pulite.
Qui il rapporto integrale di Ember.
Grafici: Ember. Copertina: L’elettricità è più economica in Spagna che nella maggior parte dei paesi europei Prezzi all’ingrosso dell’elettricità (€/MWh). Fonte: Ember, ENTSO-E, LCCC • I prezzi sono prezzi medi del giorno prima, primi 5 paesi dell’UE+Regno Unito per capacità installata di generazione di gas. Tra giugno 2022 e dicembre 2023 i prezzi in Spagna sono stati mantenuti bassi da un tetto massimo temporaneo imposto dallo Stato (meccanismo iberico).






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